riassunto delle puntate precedenti

Le mie due “versioni artistiche” del weekend del 16-17 ottobre

Dal 16 ottobre fino a martedì scorso diversi impegni artistici si sono susseguiti per me in modo concitato, tanto che non ho avuto il tempo di descrivere ogni esperienza come avrei voluto; sabato 16, poi, mi avrebbe fatto comodo possedere il dono dell’ubiquità: Al mattino e nel primo pomeriggio, con i vestiti tutti macchiati di colore, ero alle prese con pennelli e bombolette in versione “graffitara” in via della pace a Legnano (MI) per prendere parte all’evento “Mazzafame urban art”…


alle quattro sono corsa a casa: superdoccia per eliminare ogni residuo di vernice e via a visitare la splendida mostra organizzata dal CAB di Busto Arsizio (VA), intitolata “Non riporre ti prego il filo e l’ago” presso il centro giovanile Stoà, situato in centro dietro alla chiesa di San Giovanni.

COLLETTIVA “NON RIPORRE TI PREGO IL FILO E L’AGO”

Sulla home del sito del Centro giovanile Stoà (location della mostra) viene spiegato così il significato del suo nome:

“Stoà” in greco vuol dire “portico.

Portico vuol dire passaggio, per chi qui sceglie di passare o per chi c’è solo capitato.
Portico vuol dire anche zona di riparo.
Il portico a volte diventa una zona di ritrovo.
Portico per noi vuol dire anche seconda casa…”


Bellissima questa antica concezione di portico come organismo accogliente e protettivo: nel medioevo il portico era il luogo per eccellenza destinato all’accoglienza dei pellegrini, riparo dalle intemperie; durante le mie mostre dedicate all’architettura del Seprio ho esposto un piccolo quadretto che ritraeva il portico del Monastero di Torba, che aveva esattamente questa funzione: “vecchi muri” che si aprivano quasi come un abbraccio materno verso lo straniero.

“Vecchi muri”, ispirato al complesso di
Torba, Gornate Olona (VA)
Tecnica: acrilico su tavola,

Il complesso di Torba è una delle perle architettoniche collocate lungo l’antica Via Francisca del Lucomagno, un’antica via romana-longobarda che da Costanza, nel centro Europa, porta a Pavia passando dalla Svizzera.
Negli ultimi anni questo percorso anticamente battuto dai pellegrini, è stato riscoperto e valorizzato, e proprio il Centro Giovanile Stoà si è distinto come una delle più belle accoglienze pellegrine della Via Francisca.
In un articolo di Legnano News (dove si può anche vedere una foto dello splendido cortile della nuova sede), il centro Stoà viene definito“Non solo un “pernotto” ma un luogo di cultura e condivisione dove incrociare strade e vissuti di chi vi approda.”

Elisabetta Neri -“Nightmare” acrilico su tavola e su vetro sintetico cm 70×70 esclusa cornice

Gli spazi che hanno ospitato la mostra hanno quindi la funzione di accogliere non solo fisicamente le persone, ma anche idee, punti di vista, paure, speranze…e nel caso della mostra “NON RIPORRE TI PREGO IL FILO E L’AGO” le antiche mura dell’edificio hanno accolto quel grumo di sentimenti che ha investito e agitato cuori e menti nel momento clou della pandemia, espresso attraverso immagini, sculture, testi, musica e recitazione.
Il mio contributo all’esposizione (in corso fino a domani pomeriggio) è stato il quadro visibile nell’immagine in alto, di cui ho già parlato nel post “Immagini e riflessioni”

Immagine tratta dalla pagina facebook “Sei di Legnano se…” – Adriano Garbo Vettriano

MAZZAFAME URBAN ART

Io abito in un quartiere periferico, e mi trovo bene perchè amo le zone tranquille e poco trafficate; se mi va di camminare in mezzo al verde faccio quattro passi e sono al Parco Alto Milanese.
Come tutti i quartieri periferici, però, il quartiere Mazzafame è un po’ snobbato e un po’ grigio in alcune zone: perciò l’idea di poter dare il mio piccolo contributo per “colorare”, vivacizzare la zona in cui abito, mi è subito piaciuta.
L’iniziativa è stata portata avanti dal comitato laboratorio di quartiere Mazzafame, ed ha suscitato molta curiosità e grande interesse: sono stati infatti numerosi gli articoli comparsi su blog e quotidiani online che hanno dato risalto all’evento (clicca sui link per leggere gli articoli):

SETTENEWS.IT

SEMPIONENEWS

LEGNANO NEWS

BLOG di FRANCO METTA

Immagine tratta dalla pagina facebook “Legnano fotografie amatoriali” – Anna Maria Macchi

Negli ultimi giorni non sono stata tanto bene, ma semplicemente pubblicando una foto di un mio lavoro a pastello, realizzato 2 anni fa in un centro commerciale e ripreso in alcuni dettagli martedì scorso, mi sono resa conto che questa tipologia di miei quadri è molto apprezzata…

dal gruppo facebook “Pittori Italiani e Artisti emergenti sul Web”
Elisabetta Neri -“Frammento 1”, pastello su carta da pacco
Elisabetta Neri -“Frammento 2”, pastello su carta da pacco

I MIEI LAVORI DENOMINATI “FRAMMENTO 1” E “FRAMMENTO 2” verranno esposti dal 13 al 21 novembre presso la galleria Otium Art More, in via dei Patrioti 35 a Fagnano Olona (VA), nell’ambito di una collettiva che ha come tema la donna.

i miei “frammenti” inquadrati
i miei “frammenti” inquadrati

inoltre, si stanno delineando altri interessanti progetti artistici all’orizzonte… ma di questo parlerò più avanti.

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immagini e riflessioni

Elisabetta Neri -“Nightmare” acrilico su tavola e su vetro sintetico cm 70×70 esclusa cornice

si può addentare con ingordigia il nostro pianeta come se fosse una mela? Sì, e, come una Gorgone che con il suo sguardo ingordo tutto pietrifica spegnendo ogni alito di vita, l’abbiamo fatto.
La presunzione umana di poter definire a proprio uso e consumo i limiti del bene e del male, o l’arroganza di non stabilirli affatto ha causato danni e una complessità quasi impossibile gestire.
L’incubo della pandemia ci ha imposto uno stop, una pausa di riflessione. Anche se qualcuno persisterà nello sfruttare a proprio vantaggio anche questa tragica situazione, l’unica via da percorrere per metterci in salvo non potrà che percorrere spazi in armonia con i nostri simili e con la nostra meravigliosa casa.


Una settimana fa sono riuscita finalmente a terminare questo lavoro, che verrà esposto nell’ambito di una collettiva che si terrà a metà ottobre… più avanti svelerò tutti i dettagli!


Magma azzurro – n°5 virtual gallery

“Magma azzurro”, 2021, cm 30 x 40; tecnica: acrilico su tela

OPERA N° 5 VIRTUAL GALLERY

“In questo periodo solo una piccola parte di noi è leggibile, come la punta di un iceberg che cela un mondo sommerso, oscuro e nascosto…un mondo che è sogno, paura e desiderio, azzurro magma ribollente dai contorni indefiniti. Agli inquieti gli sguardi è affidato il compito di comunicare l’incommensurabile.”

Così ho descritto il mio ultimo quadro, intitolato “Magma azzurro”.

Dopo le opere dal sapore un po’ retrò, ispirate all’architettura storica della mia zona, mi sono spesso dedicata alla rappresentazione di sguardi, cercando di coglierne l’intensità…come attratta da pupille simili a finestre enigmatiche sull’abisso interiore, ho ritratto occhi caratterizzati da molteplici espressioni, colori e riflessi.

A QUESTO LINK L’ARTICOLO: “IL MONDO RIFLESSO IN UNO SGUARDO”

L’acrilico su tela delle immagini in alto è nato in un periodo di sorrisi celati nel quale, osservando questa muta finestra sull’anima, provo a cogliere ogni minima sfumatura di espressione.
Realizzato nel corso di queste insolite vacanze di Natale, a cavallo tra la fine di un 2020 percepito da molti come un periodo nefasto da dimenticare e l’inizio di un 2021 sul quale si sono riversate mille aspettative e speranze, esprime nella sua parte astratta l'”ignoto” che causa inquietudine ma anche desiderio e sogno di sereni cieli azzurri.
Gli occhi sono ispirati ad una foto che mio marito mi ha scattato nel 2000, in un momento nel quale il mio sguardo era stato improvvisamente catturato da qualcosa.

Nel mio quadro sono però gli occhi sono di due colori differenti: l’indaco del cielo poco prima dell’alba e l’azzurro del mare.

“Magma azzurro” accosta informale e figurativo: l’intento di far dialogare casualità e progetto, leggibile ed interpretabile fa infatti parte della mia più recente ricerca artistica.

“Magma Azzurro” ha preso parte all’esposizione virtuale organizzata dal CAB di Busto Arsizio (VA)
#IORESTOACASAINTANTOLAVORO
Che ha permesso a molti di esprimersi e di avere visibilità anche in un periodo così difficile per ogni forma di espressione artistica. L’iniziativa recensita su diversi quotidiani online.
A QUESTO LINK L’ARTICOLO DI MALPENSA 24
A QUESTO LINK L’ARTICOLO DI L’inform@zione online