Millenovecento…

All’interno del ciclo di esposizioni a tema, organizzate da Otium – Arte pedagogica, ho deciso di partecipare alla collettiva intitolata “Millenovecento…”, uno stimolo per riflettere sul lascito del secolo scorso, con le sue innovazioni e i suoi punti oscuri.
Sembra così distante ma è il secolo della mia infanzia, della mia adolescenza e della mia gioventù, perciò mi sento pienamente coinvolta nella tematica.

“La dolce vita”, acrilico e collage su tela, cm 50×50 senza cornice, 70×70 compresa cornice.

Il primo quadro esposto, realizzato appositamente per l’occasione, è “la dolce vita”, dove campeggia in primo piano una Monica Vitti in stile fumetto, in bianco e nero.
Dopo aver dipinto grandi quantità di immagini realistiche, soffermandomi su particolari e sfumature (ritratti, trompe l’oeil) ultimamente mi piace ritornare sempre più spesso al più sobrio e definito disegno “al tratto”.
Ho parlato di “ritornare” perchè i disegni che popolano le mie agende fin dai tempi del liceo sono quasi sempre figure femminili eseguite a penna, perciò definite esclusivamente da un contorno, dal tratteggio e da campiture uniformi. Si tratta di disegni fatti distrattamente, senza ragionare troppo.

disegni dalle mie vecchie agende

La visita alla mostra “Essere Guido Crepax” organizzata a Legnano presso Palazzo Leone da Perego, ha costituito un’ulteriore spinta ad esprimermi in questo “black and white” più incisivo e sintetico.

un momento alla mostra “Essere Guido Crepax”
“La dolce vita”, acrilico e collage su tela, cm 50×50 senza cornice, 70×70 compresa cornice.

La tecnica utilizzata per rappresentare l’iconica figura di Monica Vitti è acrilico nero su tela; lo sfondo, di gusto pop art, è un collage di ricordi della sua carriera cinematografica. L’attrice romana, scomparsa un anno fa, mi ha sempre affascinata per la sua bellezza anticonvenzionale per l’epoca ed attuale ancora oggi. L’ironia, la sua voce roca, la sua naturalezza nel recitare la rendono, a mio parere, un personaggio irripetibile, simbolo di un’epoca e della “dolce vita”.

“Contrasti”, cm 100×70, colori vinilici e collage dietro lastra trasparente

secondo quadro esposto“contrasti”. All’inizio degli anni ’90 i veloci schizzi a penna sulle agende sono state per me una guida nella realizzazione di alcuni quadri con immagini definite da grandi campiture uniformi racchiuse in netti contorni neri, dipinti su lastre trasparenti, come quello nell’immagine in basso.

Quest’opera, intitolata “contrasti”, è stata da me realizzata nel 1993 in occasione della manifestazione intitolata “Civiltà contadina, valori e memorie”, organizzata dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Novara.; non si tratta quindi di una rievocazione attuale sulla società dei primi anni ’90, ma di un dipinto realizzato proprio in quegli anni che ne racconta caratteristiche e aspirazioni.
Ecco come lo descrivevo nel mio primo blog …NONSOLOIMMAGINI…:

CONTRASTI…


nella parte sinistra del quadro…

siamo all’inizio degli anni ’90, giovani
rampanti con l’impermeabile e il telefonino, nuovo simbolo di distinzione,
avanzano in massa tutti uguali con la loro ventiquattrore in mano;
le ragazze, dall’aspetto androgino,  hanno il culto del loro corpo,
della forma fisica, e frequentano le palestre per irrobustire la muscolatura
con il body building. Incominciano a diffondersi i computer, e si tende a
fuggire verso una realtà virtuale…


nella parte destra del quadro…

un uomo e una donna tornano a casa dopo
una giornata di duro lavoro; il loro corpo non è scolpito, ma il loro
legame è autentico, e camminano fianco a fianco condividendo le fatiche
e le soddisfazioni di ogni giorno. La natura, le piante, gli animali fanno
parte del loro mondo; la gatta allatta i gattini e sul tavolo c’è il frutto del
loro lavoro nei campi.

CONTRASTI ha ottenuto il “premio giovani” del concorso intitolato “Civiltà contadina, valori e memorie”, organizzata dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Novara.

“Nightmare” acrilico dietro lastra trasparente, cm 70×70

Il terzo quadro esposto è “Nightmare”. Eseguito subito dopo il lockdown, e stato già descritto nel post intitolato “Immagini e riflessioni”, A QUESTO LINK, ed ha preso parte alla collettiva organizzata dal CAB di Busto Arsizio intitolata “Non riporre ti prego il filo e l’ago”.
Rappresenta il comportamento “predatorio” nei confronti delle risorse naturali che nel secolo scorso è stato messo in atto e le sue terribili conseguenze sul presente e sul futuro.

locandina della collettiva artistica “Millenovecento…”

28 gennaio 2023

In basso, alcune immagini dell’esposizione, allestimento di Marina Comerio.
Oggi, alle 17.00, evento “il ‘900 a Fagnano in VOCI DAL SILENZIO”, a cura di Elisabetta Colombo

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Rosso Tiziano – n° 2 virtual gallery

Rosso Tiziano 2018, cm 70 x100
tecnica: tecnica mista su pagine di libro.

OPERA N° 2 VIRTUAL GALLERY

“Rosso Tiziano” è dedicato al magnifico Castello Visconteo di Fagnano Olona (VA), uno dei tanti gioielli architettonici ancora poco conosciuti collocati nella zona corrispondente nell’antico contado del Seprio.
E’ stato realizzato in occasione della Mostra “Riflessi del passato”, organizzata nell’Aprile 2018 presso la Sala del Camino all’interno del castello stesso, grazie alla pro loco di Fagnano, ed è ora di proprietà della pro loco.

E’ realizzato con pastello secco morbido e matita Contè sulle pagine di un vecchio libro, come si può notare dalle foto in basso, scattate quando il quadro era ancora in fase di realizzazione.

In questo video spiego quali sono state le fonti d’ispirazione dell’opera:

cenni di base sulla prospettiva: la linea d’orizzonte e il punto di fuga

Elisabetta Neri – “glicini e ortensie”, acrilico su tavola

In passato ho realizzato diversi trompe l’oeil, su parete o su tavola; lo scopo di questo tipo di dipinti è “ingannare l’occhio”, suggerendo una profondità che nella realtà non esiste. Sono nate così finte aperture affacciate su paesaggi marini o su giardini all’italiana.
Per poter compiere questa “magia”, è necessario applicare correttamente almeno alcune regole di base sull’utilizzo della prospettiva.

Gli elementi minimi da conoscere per disegnare un’immagine “credibile” in prospettiva centrale (la più semplice e la più utilizzata nei trompe l’oeil) sono la linea d’orizzonte e il punto di fuga .

la linea d’orizzonte è sempre collocata all’altezza di chi guarda il paesaggio. Nella figura in alto si può notare come, salendo progressivamente verso l’alto, si veda una striscia di mare sempre più ampia, con l’orizzonte collocato sempre più in alto.
Per questo motivo, per rendere realistico un trompe l’oeil, questa linea va collocata all’altezza degli occhi di chi, entrando nella stanza, guarderà il dipinto.

Il punto di fuga va pensato in corrispondenza dello sguardo dell’osservatore (prima immagine in alto). Ammettiamo di voler far proseguire illusoriamente nel trompe l’oeil il pavimento della stanza: dovremmo in questo caso prolungare quelle linee che delimitano le file di piastrelle perpendicolari alla parete, disegnandole sul muro. Ma come?

facendole convergere tutte nel punto di fuga.

Elisabetta Neri – “orizzonti lontani”, acrilico su parete

In questo mio murale le linee che delimitano le file di piastrelle partono dalle fughe sullo zoccolino, dando la sensazione che esista un gradino; se volessimo prolungare oltre il pavimento dipinto le linee che delimitano le file di piastrelle, noteremmo che andrebbero a convergere tutte in un unico punto (il punto di fuga), posizionato sull’orizzonte del mare (linea d’orizzonte).

Elisabetta Neri – “sogno mediterraneo”, acrilico su parete

La stessa cosa capiterebbe se prolungassimo verso il mare anche le linee del pavimento in questo murale intitolato “sogno mediterraneo” (immagine in alto).

Elisabetta e Maddalena Neri – “mare tropicale”, acrilico su parete

In questo caso invece, le linee che andrebbero a convergere sull’orizzonte sono quelle che delimitano in alto e in basso le due pareti laterali. Dunque tutte quelle linee che immaginiamo perpendicolari alla superficie del dipinto devono incontrarsi nel punto di fuga sulla linea d’orizzonte. (vedi anche l’articolo sulla costruzione del Trompe l’Oeil che stiamo realizzando presso Music Lab a Busto Arsizio, intitolato “che cosa apparirà?”).

Il trompe l’oeil a sinistra ha una costruzione prospettica molto complessa, mentre in quello a destra è facile notare come le linee che delimitano le piccole siepi perpendicolari alla superficie del dipinto convergano anch’esse tutte in un punto: una situazione simile a quella del dipinto che ho postato in apertura.

Della prospettiva avevo già parlato in articoli precedenti, qui ho voluto riassumere e semplificare alcune nozioni di base. Per approfondire, ecco i link ai miei post:


L’ABC DEL TROMPE L’OEIL: 1 – LA PROSPETTIVA: LA LINEA D’ORIZZONTE E IL PUNTO DI FUGA
L’ABC DEL TROMPE L’OEIL: 2 – LA PROSPETTIVA: LE PROFONDITA’
L’ABC DEL TROMPE L’OEIL: 3 – LA PROSPETTIVA: LE ALTEZZE
L’ABC DEL TROMPE L’OEIL: 4 – LA PROSPETTIVA: PIANI INCLINATI E SCALE
L’ABC DEL TROMPE L’OEIL: 5 – LA PROSPETTIVA: ARCHI E CERCHI

Riflessi e trasparenze

Certi lavori, a volte, si realizzano di fretta ed in periodi piuttosto pieni… non avevo mai postato qui questo studio di riflessi e trasparenze realizzato qualche mese fa con matita Contè e pastello su cartoncino nero…

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Che cosa apparirà?

patrizia
Patrizia all’opera

Gli allievi dei corsi di disegno che tengo presso Music Lab a Busto Arsizio si stanno cimentando in una nuova prova: la realizzazione di un dipinto murale trompe l’oeil.

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Abbiamo deciso di aprire questa immaginaria finestra sul tratto di parete leggermente curvo collocato di fronte all’ingresso dell’aula di disegno.
La cornice in blocchi di tufo non era prevista nel progetto iniziale, ma è stata proposta dagli allievi per meglio evidenziare il paesaggio che verrà dipinto al suo interno; inoltre l’aggiunta di questo particolare ha dato la possibilità di sperimentare una tecnica di riproduzione di questo tipo di pietra semplice e d’effetto.

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Luisa alle prese con le lumeggiature

I blocchi di tufo sono stati imitati applicando dapprima una spugnatura di colore beige, punteggiata in seguito con schizzi di colore marrone scuro.
Ma il tocco che davvero conferisce al tufo un’illusoria ma realistica porosità è l’aggiunta di piccole lumeggiature color panna collocate nei punti giusti.

lumeggiature

particolareprospettiva

All’interno dell’arco abbiamo passato una mano di gesso per colori acrilici (bianco).

Nell’album intitolato “che cosa apparirà?” della mia pagina Facebook “Elisabetta Neri pittura e decorazione”, sto pubblicando le foto che mostrano i diversi stadi di avanzamento del lavoro; per visualizzarle, clicca QUI.

Se sapere come procederanno i lavori ti incuriosisce, puoi tornare anche in seguito a visitare l’album “Che cosa apparirà?”, che verrà aggiornato ad ogni progresso del dipinto murale.

Ecco quali saranno i passi che seguiremo nelle prossime lezioni:

linea d'orizzonte

All’altezza dei nostri occhi, tracceremo una linea orizzontale (linea d’orizzonte);

asse centrale e punto di fuga

disegneremo l’asse centrale della nostra arcata, e nel punto d’incontro tra l’asse centrale e la linea d’orizzonte individueremo il punto di fuga.
Per ottenere un’immagine realistica, dovremo tener presente alcune nozioni di base relative alla rappresentazione prospettica, e sceglieremo il tipo di prospettiva più semplice e più utilizzato nei trompe l’oeil: la prospettiva centrale, che prevede un solo punto di fuga al centro dell’immagine.

profondità

piantando un chiodino nel punto di fuga e annodandovi una corda, rappresenteremo le fughe tra un mattone e l’altro con la giusta inclinazione, per poter conferire profondità all’arco che abbiamo disegnato.

30/01/2020
Anzichè utilizzare il chiodino e la corda per tracciare le linee convergenti verso il punto di fuga, è stato utilizzato un cartoncino, che ben si è adattato alla curvatura della parete. (vedi immagine in basso)

cartoncino

La mia passione per i trompe l’oeil mi ha portato a scrivere, in passato, alcuni articoli sulle nozioni di base per l’utilizzo della prospettiva.
Ecco i link agli articoli:

l’ABC del trompe l’oeil: 1 – LA PROSPETTIVA: LA LINEA D’ORIZZONTE E IL PUNTO DI FUGA

l’ABC del trompe l’oeil: 2 – LA PROSPETTIVA: LE PROFONDITA’

l’ABC del trompe l’oeil: 3 – LA PROSPETTIVA: le altezze

l’ABC del trompe l’oeil: 4 – LA PROSPETTIVA: piani inclinati e scale

l’ABC del trompe l’oeil: 5 – LA PROSPETTIVA: archi e cerchi

 

Corsi di disegno e di creatività Elisabetta Neri

Anche quest’anno ripartiranno i miei corsi di disegno e pittura presso Music Lab, scuola di arte e musica a Busto Arsizio (VA), con possibilità di lezione-prova gratuita.

Clicca QUI o sull’immagine per visualizzare l’evento su Facebook
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Sia tra gli adulti che tra i ragazzi si sono creati gruppi affiatati che che hanno provato la piacevole sensazione di creare qualcosa di bello pur non avendo una preparazione specifica in campo artistico. Imparare a disegnare bene è infatti questione di metodo ed esercizio, quindi per nessuno è impossibile raggiungere risultati soddisfacenti!

A questo link le creazioni degli allievi dei corsi 2018/12019:

Quest’anno proporrò corsi creativi anche a Legnano (MI)…

clicca QUI o sull’immagine per visualizzare l’evento su Facebook:

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