Articolo aggiornato il 14/05/19
Esporrò ancora “the Wave” domenica 26 maggio durante questa manifestazione:
MILANO 3 VIVE L’ARTE, presso il laghetto di Basiglio.
La terra siamo noi, multiforme e multicolore onda di umanità palpitante in cammino, che vive per lasciare il suo segno… speriamo costruttivo.
La ribellione della natura che presuntuosamente pensiamo di poter dominare sempre e comunque potrebbe travolgerci con la forza di uno tsunami…
distratti da un'”invitante” realtà virtuale, rischiamo di essere ciechi di fronte alle trasformazioni negative che la “nostra casa” sta subendo.
The wave
A te che sei felice di essere ciò che sei.
A te che sei un essere unico, diverso da qualunque altro, che arricchisce il mondo con la sua originalità.
A te che, nonostante gli ostacoli da superare, hai guardato avanti, trasformando quegli ostacoli nei tuoi punti di forza.
A te che lotti contro la sofferenza ogni giorno.
A te che sei irrimediabilmente etichettata come un essere “diverso”.
A te che hai lo sguardo più lungo di tutti gli altri, e che, proprio per via di quella spiacevole “etichetta”, vedi oltre le mode, le convenzioni, la cecità della massa.
A te che porti avanti la tua battaglia, fragile esserino che coraggiosamente si pone al cospetto dei giganti.
A te che non vuoi assomigliare ad alcuna altra donna, tanto meno ad una “bambola” priva di imperfezioni ma anche dell’anima.
A te che sei capace di lasciare il segno pur vivendo i tuoi giorni nell’anonimato.
A te che coraggiosamente e silenziosamente nutri i tuoi figli insegnando loro la pienezza della vita, ma anche a te che, pur non avendo figli tuoi, sei più madre di molte altre donne.
A te che hai visto la vita per la prima volta proprio adesso, creatura inerme e inconsapevole per la quale il mondo è il corpo caldo della mamma.
A te che, approdando nell’ignoto con un bagaglio pieno di nostalgia, di tradizioni e di ricordi ci regali colori e profumi che sanno di mondi lontani.
Siamo un mosaico di vite, tante tessere di forme e colori diversi.
Non privarti del tuo spessore, della tua profondità per perderti in una bidimensionalità, apparentemente luminosa ma in realtà infinitamente fredda e buia.
Sii onda, piena di energia e traboccante di vita.
La tecnica di “the wave” è quella messa a punto all’inizio degli anni ’90, di pittura su plexiglass. Nel ’93 il quadro “Contrasti”, realizzato per il concorso
CIVILTA’ CONTADINA, VALORI E MEMORIE, organizzato dal Comune di Tornaco
(Novara), ha ottenuto il premio giovani. CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIU’
“The wave” è la versione “aggiornata” di “Contrasti” (immagini in basso): infatti in tutte e due le opere ho tentato di “fotografare” caratteristiche e contraddizioni del momento storico in cui li ho realizzati.

Ho utilizzato questa tecnica anche per la realizzazione di “Like” (immagine in basso)
Definisco “neo-pop” lo stile di “The Wave” anche per queste caratteristiche:
- colori vivaci e delineo marcato per le figure, rappresentate quasi come personaggi dei fumetti
- Utilizzo di colori spray che si sfumano uno dentro l’altro, ispirati al graffitsmo
- utilizzo di colori acrilici e di materiali plastici dai colori brillanti.
Se questo mio dipinto ti incuriosisce, puoi vederlo dal vivo domenica 26 maggio. Esporrò anche “grande fratello”, visibile nell’immagine qui sotto:
