Per chi, come me, non sa stare senza disegnare o dipingere, il web rappresenta un mare di creatività ricco di spunti. Già da tempo osservavo, su Instagram, disegni realizzati con la penna a sfera, con sfumature così morbide da ricordare un chiaroscuro a matita, ma con una ricchezza di contrasti difficilmente ottenibili con la mina di grafite.
Non è semplice creare sfumature con la penna a sfera, la pressione della mano va dosata con attenzione e ci vuole esercizio.
Il primo disegno che ho realizzato utilizzando la biro rappresentava un occhio, ed è stato subito condiviso da due interessanti pagine Instagram dedicate a questo tema:
Incoraggiata dall’apprezzamento da parte di tanta gente, ho fatto altre prove sul mio sketchbook… in realtà un vecchio album per le foto, dalle pagine gialline, ruvide e spesse… lo stesso che quest’estate ho utilizzato come “libro dei ricordi” della mia vacanza in Albania.
Vanno molto di moda i quaderni degli schizzi, affascinanti perchè possono racchiudere le idee, gli spunti, i pensieri, buttati giù con spontaneità e freschezza.
Eccomi con il mio sketchbook, mentre mostro il mio secondo disegno realizzato a penna: un micio disegnato non più a monòcromo, ma a colori. Quando sono andata in cartoleria e ho visto una penna a tanti colori, molto simile a quella che avevo da bambina, l’ho subito acquistata per disegnare un micio (immagine all’inizio del post).
Amo i gatti e li disegno da quando ero piccola: i miei diari e le mie agende ne erano pieni. La penna ben si presta a rendere il loro pelo del loro mantello striato: tratti più dritti e corti dove i peli sono più corti e dritti, mano leggerissima e tratti odulati per i ciuffi più morbidi, lunghi e lanosi. Essendo la mia magica biro a più colori sprovvista del giallo, ho dovuto usare un pennarellino giallo evidenziatore a punta fine per gli occhi, il che ha dato notevole luminosità alle iridi del micio. Per le iridi ho utilizzato un tratteggio “aggrovigliato”, per renderne la superficie un po’ rugosa.


Nel disegno qui sopra ho provato invece anche a rendere il “color seppia”, utilizzando il marrone e il nero. E’ un disegno meno rifinito del precedente, con un tratteggio più “selvaggio”: a volte incrociato (sulla guancia), a volte con tratti paralleli (sulla capigliatura), altre volte più irregolare (sul collo); conto di esercitarmi ancora per ottenere un incarnato dall’aspetto più liscio e morbido.
Mi piacciono le tecniche semplici, quelle che si ottengono utilizzando materiali di scarso valore e facilmente reperibili; inoltre penne, matite e matite colorate si possono utilizzare dovunque per la loro praticità. Rispetto alle matite la penna ha un vantaggio: il disegno finito non necessita di alcuna protezione, non si sporca e non si scolorisce.
24/07/2020
Aggiungo a questo articolo il ritratto di un cagnolino (uno spitz di Pomerania) appena terminato, eseguito con la mia fedele penna a sfera a più colori:
