Oggi Vernissage! Presso OTIUM ART & MORE FAGNANO OLONA (VA). La mostra sarà visitabile fino a domenica 21 novembre. Vi aspettiamo!
Sono esposti i miei “FRAMMENTI” (le labbra e l’occhio nell’immagine in basso).
“singoli frammenti di fugace bellezza, resi eterni dall’arte, come isolate tessere di un puzzle trovano unione armonica nei luoghi più reconditi della mente.”
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Ed ecco il quadro dal quale sono state tratte le “citazioni” che fanno da cornice all’opera di cui ho parlato la scorsa settimana: “Divino Incanto”. Sono particolarmente affezionata a “Divino incanto”. E’ infatti uno dei primi quadri realizzati per la serie dedicata all’arte e all’architettura del Seprio, è la prima composizione, ritrae un luogo che mia affascina in modo particolare e mi ricordauno dei primi concerti ai quali ho preso parte con l’Ensemble Vocale Femminile Musica Picta, coro diretto dai Solisti Ambrosiani. Le figure nell’angolo in basso a sinistra rappresentano infatti le coriste. Nel 2019 ho anche utilizzato questa immagine per realizzare la copertina (immagine in basso a sinistra) della seconda raccolta di brani interpretate dall’Ensemble e dalla splendida voce solista di Tullia Pedersoli, intitolata “Voi ch’amate lo Criatore”, che si può ascoltare su Spotify a QUESTO LINK.La prima raccolta, con registrazioni live, è invece contenuta nel cd STELLA SPLENDENS.
Un frammento dell’opera “Divino incanto” compare anche sull’invito alla mia prima personale sull’arte e sull’architettura del Seprio (immagine in alto a destra), organizzata in collaborazione con i Solisti Ambrosiani, invito nel quale si scorgono i particolari di altri miei due quadri, di cui parlerò nelle prossime settimane: “La torre di Torba” e “Sinfonia di Rossi”. Ho voluto chiamare composizioni quei quadri nati dall’accostamento di diversi dettagli dell’architettura storica alla quale l’opera era ispirata. In questa composizione ho accostato alcuni elementi architettonici della chiesa ad elementi decorativi presenti nella torre.
Le tre coriste rappresentate nel quadro sfoggiano il costume da noi indossato in occasione dell’evento musico-teatrale “Torbae Mysteria” del 2013. Per definire i dettagli del costume da realizzare, avevo realizzato degli schizzi che “visualizzavano” tutti i suggerimenti e gli spunti emersi nel confronto tra le coriste (immagine in basso a sinistra); Si trattava di un abito da monaca che doveva essere rapidamente trasformato in abito da dama, con l’aggiunta di una coroncina e la sostituzione della corda legata in vita con una fascia di tessuto decorato. Ne disegno avevo rappresentato un copricapo con il velo e con il cercine, ma poi abbiamo optato per una coroncina, di più semplice realizzazione (foto in basso a destra).
Nel mio dipinto le tre coriste sono affiancate dalle tre monache senza volto, particolare di un affresco presente all’interno della Torre di Torba.
Sul quadro ho riprodotto anche questo affresco presente all’interno della Torre, che ritrae Casta Aliberga.
La finestra che nel quadro fa da sfondo alle figure delle coriste corrisponde a quella che si apre sulla parete sud, ovvero nella parte più antica della chiesa, costruita con ciottoli irregolari.
Sopra alle figure ho invece disegnato l’altra finestra della parete sudquella che si apre sul muro in mattoni.
Partiamo dal quadro della scorsa settimana, “Rosso Tiziano”: alla ragazza in costume cinquecentesco, a colori, faceva da sfondo lo scorcio di uno dei due cortili del castello di Fagnano in tonalità seppia: questo era realizzato con la matita Contè, prodotto dalla consistenza simile a quella del carboncino, nei colori marrone, bianco e nero. Prima, contemporaneamente e dopo la realizzazione del quadro ispirato al Castello di Fagnano, ho realizzato una serie di opere dall’aspetto molto simile alla scenografia di “Rosso Tiziano”: affascinata dai tesori architettonici e artistici della nostra zona, ho voluto rappresentare questi soggetti nelle tonalità seppia utilizzando come supporto la carta stampata, riproducendo poi alcuni dettagli anche sul vetro posto a protezione del disegno. Questa tecnica e l’utilizzo di colori discreti mi ha dato la possibilità di ottenere immagini delicate e neutre, facilmente adattabili ad ogni ambiente: e questo è stato forse il segreto del successo di questa serie, insieme al fatto che molte persone avevano ricordi legati ai luoghi rappresentati nei quadri.
il Monastero di Torba, Gornate Olona (VA), visto dalla ciclabile
Il complesso architettonico rappresentato, Il Monastero di Torba (Gornate Olona – VA), ha un che di magico: un complesso antichissimo, costituito da una torre di età tardo romana e un monastero medievale, sorge su un dolce pendìo verdissimo circondato dai boschi. La foto sopra è scattata dalla pista ciclabile della Valle Olona: percorrendola, questo luogo fiabesco spunta improvvisamente dal nulla nel bel mezzo di un ambiente naturale incontaminato. Per questo motivo il quadro s’intitola “Il bosco incantato”: e come tante lucciole che illuminano il bosco, punti brillanti vagano come sospesi nell’aria sopra il monastero, quasi a sottolineare l’aura di magia che caratterizza questo posto.
Un particolare degli affreschi – per certi versi avvolto dal mistero – che impreziosiscono l’interno della torre, compare sul vetro che protegge il mio disegno: si tratta di una “citazione” ad un altro mio precedente lavoro ispirato a questo magnifico complesso… ma di questo parlerò la prossima settimana!
E’ realizzato con pastello secco morbido e matita Contè sulle pagine di un vecchio libro, come si può notare dalle foto in basso, scattate quando il quadro era ancora in fase di realizzazione.
In questo video spiego quali sono state le fonti d’ispirazione dell’opera:
Siamo a Busto Arsizio, provincia di Varese. Piazza Vittorio Emanuele è linda e luminosa come certi brani di città del centro Europa: con curati edifici moderni e Palazzo Marliani Cicogna, che con il suo portale sobriamente rococò sembra voler invitare ad entrare nel cortile del complesso.
Nei miei anni del liceo era molto differente da ora, ed era soprannominata, da bustocchi e non, “piazza tre culi“. Questo per via dei tre nudi che ornavano il monumento ai caduti che dal 2010 è stato spostato in Piazza Trento e Trieste.
Un tempo esteticamente meno curata, è ora invece una perfetta scenografia per eventi cittadini. in Palazzo Cicogna, non candido come oggi ma rosa e bianco, entravo spesso per chiedere in prestito libri in biblioteca; a volte ci arrivavo dopo aver mangiato la mitica pizza del Colombo acquistata lì in zona, morbidissima e grondante di mozzarella e condimento da tutte le parti.
Palazzo Marliani Cicogna, prima dimora dei conti Marliani, proprietari del feudo di Busto Arsizio tra XVII secolo e il XVIII secolo, poi dei Cicogna tra 1799 e 1822, ha più di una storia da raccontare, ed è sede di un museo che ospita un’importante raccolta permanente di opere d’arte.
Ospita inoltre rassegne e mostre temporanee.
Grazie al CAB, centro artecultura bustese, avrò l’occasione e l’onore di esporre tre delle mie opere nel corso dell’esposizione “Creando tra…me”, che si terrà dal 19 al 27 ottobre 2019.
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Molti dei quadri che fino ad ora ho esposto in occasione delle mie personali di pittura sull’arte e sull’architettura del Seprio sono pastelli, ad acrilici o acquerelli tutti giocati su tonalità neutre, che dialogano con la texture dei materiali più diversi. Spesso il supporto di queste mie opere è la carta stampata: pagine di quotidiani, di vecchi libri o spartiti musicali, come nel caso di “Settecento a Cairate”, che ritrae l’arco di Manigunda. (immagine in basso).
dai quadri dedicati all’arte e all’architettura del Seprio: Settecento a Cairate, tecnica mista su carta
Per la collettiva “creando tra… me” sono stati scelti due miei lavori dal linguaggio totalmente diverso e meno tradizionale del precedente, dai colori brillanti, luminosi e smaltati: “Like” e “The Wave” (immagini in basso).
“Like”, acrilico su plexiglass
“The wave”, acrilico su plexiglass
Mentre il soggetto di “Settecento a Cairate” s’ispira all’architettura storica del passato, “Like” e “The wave” traggono ispirazione dal presente; per quanto riguarda la tecnica, consiglio di guardare questi due quadri dal vivo, perchè in foto non rendono.
Come queste due opere molti quadri che verranno esposti vanno apprezzati dal vivo, perciò vi invito a visitare la collettiva dedicata alle opere dei soci CAB, organizzata in questa prestigiosa location.
Breve video sul disegno che ho eseguito dal vivo presso il Ristò di Solbiate Olona (VA), all’interno del centro commerciale “Le Betulle”. La tecnica è quella che uso spesso, il pastello morbido su carta da pacco.